lunedì 12 maggio 2008

J. Lange a D. Hoffman nel film: "...Ci sono tanti uomini in giro. Io so scegliere: mi guardo intorno molto attentamente, e quando ho trovato quello che penso mi possa rovinare l’esistenza, è lì che me l’accaparro."

Se qualcuno ha letto, "Tootsie" è uno tra i miei film preferiti... ora che ci penso devo avere qualche problema con il travestitismo... ecco la trama e la stroia del film:

Michael Dorsey, attore di Broadway bravo ma disoccupato perché rompiscatole, raggiunge il successo professionale quando si traveste da donna, Dorothy Michaels poi detta Tootsie. Comincia in farsa, si trasforma in commedia e finisce quasi come un dramma. Riflessione sul mestiere dell'attore: descrizione critica, non priva di veleni satirici, dell'ambiente televisivo: storia di un uomo che, costretto a fare i conti con la componente femminile della propria natura e a vivere in prima persona la condizione di una donna, migliora. D. Hoffman, piccola grande donna, è perfetto. Messo sotto come regista, S. Pollack s'è preso una piccola rivincita come attore. Sei candidature agli Oscar (tra cui quella per la sceneggiatura di Larry Gelbart e Murray Shisgal sotto il controllo di Hoffman), ma una sola statuetta per J. Lange. Primo film di G. Davis.
Per chi vuole saperne di più ho trovato in rete questo commento:
È un po’ più facile situare il lavoro di Maurizio Cattelan nel suo tempo che articolare verbalmente la logica che governa le sue figure, in quanto che l’artista procede per successivi effetti di seduzione. Di fronte ad ogni nuova apparizione si è sempre tentati di dire:” no non è possibile, non può esibire questo.." Lo spasso di Cattelan non ha limiti ed il suo continuo alzare la posta in gioco del suo meccanismo comico finisce col creare una specie di schermo attorno al suo lavoro, che scoraggia analisi e lascia a bocca aperta. Senza titolo, 1993, acrilico su tela 80 x 100 cm. La tela è squarciata in 3 pezzi, creando la z di Zorro nello stile di Lucio Fontana. In questo modo Cattelan stabilisce il suo personaggio di vendicatore mascherato che ha giurato di gettare luce sulla commedia umana, attraverso il filtro del sistema dell’arte. In questo, apparentemente semplicissimo, lavoro, a prima vista minimale ed immediatamente accessibile, si trovano tutte le figure retoriche che costituiscono il suo lavoro: l’appropriazione caricaturale di lavori del passato, la favola moralizzante e, soprattutto, questa insolente maniera di irrompere nel sistema dei valori, che è la caratteristica prima del suo fare.
Consideriamo i suoi precedenti di evasione dal tradizionale luogo espositivo. Alcuni esempi: UNA DOMENICA A RIVARA (1992): strisce di lenzuolo annodate erano state appese fuori da una delle finestre della galleria; FONDAZIONE OBLOMOV (1992): Cattelan raccolse $ 10,000 da cento persone perché fossero assegnati ad un’artista che avesse acconsentito ad astenersi per un anno dall’esibire il suo lavoro. Quando gli artisti selezionati rifiutarono di accettare il premio, Cattelan prese i soldi e corse.. a New York. LAVORARE E’ UN BRUTTO MESTIERE (1993): vendette il suo spazio espositivo alla Biennale di Venezia ad un’agenzia pubblicitaria; la 6° Biennale dei Caraibi, da lui organizzata, consisteva in un paio di settimane di villeggiatura gratis per gli artisti invitati: nessun'opera esposta, delegazioni di critici accorse “inutilmente” all’evento, tam tam pubblicitario e limousines in affitto.



che ne dite un gallerista "imbavagliato" al muro della galleria d'arte con lo scotch(?) dall'artista; o lo stesso artista che, demolito il soalio del museo spunta con la testa dal piano di sotto?... l'ultima immagine è, ovviamente Pablo Picasso... sono "opere" di Maurizio Cattelan, a mio avviso geniale e divertente!

questa l'ho conservata da un quotidiano del 1998... l'ho recuperata dalle scatole di roba vecchia ed ho pensato che questa poteva essere l'occasione per tirarla fuori!

sabato 10 maggio 2008

IMBUTI... o meglio 'MBUTI (citazione della mitica Vulvia, avvenente presentatrice di RIEDUCATIONAL CHANNEL) rappresenta tutto quello che mi ha fatto e mi fa davvero ridere... non ringrazierò mai abbastanza Corrado Guzzanti per questo... ne ho proprio bisogno!
Ho cominciato con un argomento molto frivolo... ridere... ma nel blog vorrei inserire un po' tutto ciò che mi piace, a 360°... musica, spettacolo, cinema, arte, architettura, vita quotidiana... dove mi porterà?